Chiesa di San Nicola Vescovo
L’edificio intitolato a San Nicola Vescovo si trova nel centro storico della frazione San Nicola de Legistis, la più piccola frazione del comune di Limbadi ma una delle più antiche. La chiesa è dedicata al Santo patrono, e al suo interno si trova una bella e antica statua di legno intarsiata a mano da artigiani locali.
La ricerca evidenzia l’antica origine dell’abitato, che risale al tempo del re Ruggero nel XI secolo. In particolare, si fa notare che la chiesa dedicata a San Nicola, prima del terremoto devastante del 1783, aveva una struttura architettonica composta da tre navate e seguiva il rito bizantino (greco). Inoltre, si menziona l’esistenza di altre tre chiese e di un’abbazia cistercense nell’area. Queste informazioni indicano una presenza religiosa significativa e una ricca storia ecclesiastica nella zona, che risale a secoli passati.
La copertura dell’edificio è realizzata con una struttura portante di capriate in legno, sulla quale poggia un manto di copertura in tegole. Gli elementi decorativi presenti nella chiesa includono un quadro della Madonna del Carmelo risalente al XVII secolo, un ciborio dell’altare maggiore che è probabilmente una copia di un’opera locale realizzata alla fine del XVI secolo, e rilievi dell’Abside realizzati dal Gangemi. Inoltre, i quadri ispirati alla vita di San Nicola sono opera del Rigoli. Un elemento significativo presente nella chiesa è la statua del Santo Titolare, realizzata in legno intarsiato finemente dalle maestranze locali e risalente al 1600.
Le fondazioni dell’edificio sono realizzate in muratura portante di pietrame misto, mentre la struttura portante è costituita da muratura dello stesso materiale. La pavimentazione è composta da piastrelle di marmo bianco, con il corridoio centrale delimitato da fasce di colore verde scuro all’esterno e rosso scuro all’interno. La pianta dell’edificio
La costruzione dell’edificio originario, di cui non si conosce una data certa, si presume sia avvenuta nella prima metà del XVI secolo (circa 1500). Successivamente, a causa del terremoto del 1905, la chiesa originaria fu distrutta e venne ricostruita nell’attuale sito nei primi anni del XX secolo, intorno al 1920.
Nel XXI secolo, nel 2010, sono stati effettuati interventi di manutenzione ordinaria che hanno riguardato principalmente il rifacimento della pittura interna dell’edificio. Questi interventi hanno contribuito a preservare e mantenere in buone condizioni la struttura della chiesa.
La parrocchia dedica una profonda devozione al santo patrono, rappresentato in una pregevole statua di legno. La festa in suo onore si celebra il 6 dicembre, ma viene spesso ripetuta anche ad agosto per permettere agli emigranti di partecipare durante le loro ferie estive nel paese d’origine.
Inoltre, la festa della Madonna del Rosario è anch’essa vissuta con grande devozione e si celebra la seconda domenica di ottobre. La statua della Madonna presente nella chiesa risale al 1725, testimoniando una lunga tradizione di venerazione mariana.
All’interno della chiesa parrocchiale si trovano anche un quadro della Madonna del Carmelo risalente al XVII secolo, un ciborio dell’altare maggiore che potrebbe essere una copia di un’opera dello scalpellino locale alla fine del XVI secolo, i rilievi dell’abside realizzati dal Gangemi e i quadri che narrano la vita di San Nicola, opera del Rigoli. Questi elementi artistici arricchiscono il patrimonio artistico e spirituale della chiesa e testimoniano l’importanza della fede e della tradizione religiosa nella comunità locale.