Limbadi
Limbadi è un comune situato in Calabria nella provincia di Vibo Valentia,(Italia) dove risiedono 3.210 abitanti (istat 2023)
Ha una superficie di 28,90 km². Si trova a 29 km a sud-ovest dal capoluogo Vibo Valentia e sorge a 229 mt dal mare, sul versante meridionale del monte Poro.
La sua posizione geografica è caratterizzata da una serie di colline che circondano il paese, che ricordano la forma di un recipiente di pietra chiamato “limba” utilizzato per l’alimentazione degli animali. Il nome “Limbadi” deriva dal greco antico “λιβαδιον“, che significa “prato“. Situato al centro di queste colline, Limbadi confina con i comuni di Nicotera, Rombiolo, San Calogero, Spilinga e Candidoni.
Il territorio di Limbadi comprende anche cinque frazioni:
Caroni, Mandaradoni, Motta Filocastro, San Nicola De Legistis e la località Badia.
Gli abitanti di Limbadi sono chiamati “limbadesi” o, nel dialetto locale, “limbadoti“. La città fa parte della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea e il suo santo patrono è San Pantaleone, di cui Limbadi custodisce una reliquia presso la chiesa a lui dedicata.
Dal punto di vista amministrativo, nel 1992 il comune di Limbadi è passato dalla provincia di Catanzaro alla provincia di Vibo Valentia. Il nuovo codice di avviamento postale (CAP) del comune è 89844 a partire dal 1997. Le elezioni comunali si sono svolte il 20 e 21 settembre 2020, e il sindaco eletto è stato Pantaleone Mercuri, che ha vinto con la lista Risorgi Limbadi.
La storia di Limbadi risale all’XI secolo, quando si suppone che il primo borgo abitato sia stato fondato come villaggio annesso al più antico centro di Motta Filocastro. Tuttavia, le origini precise di Motta Filocastro sono ancora incerte. Alcuni sostengono che la città sia stata fondata dai Locresi durante l’era magnogreca, mentre altri attribuiscono la sua fondazione ad Annibale e ad altre figure storiche. Secondo altri documenti, si afferma che Motta Filocastro sia stata costruita dagli stessi abitanti di Nicotera dopo che la città fu distrutta dall’emiro Hasan-ibu-Alì nel 950 d.C.
Nel corso degli anni, numerose famiglie nobili, tra cui i Cafaro, i Massara e i Vinci, si sono insediate nella campagna di fronte a Motta Filocastro, trasformando il piccolo villaggio in una località più popolosa rispetto a Motta. Questo ha spinto i nobili locali a cercare l’autonomia comunale, sostenuti anche dal Re Borbone che finanziò la costruzione di una nuova chiesa parrocchiale. Il nucleo abitato assunse così la fisionomia di un centro medievale con imponente cinta muraria e un castello.
Nel 1783, un devastante terremoto colpì la Calabria, distruggendo gran parte di Limbadi. La ricostruzione successiva fu effettuata secondo un piano urbanistico regolare, con strade e piazze disposte in modo ordinato. Durante questo periodo, Limbadi divenne un importante centro agricolo e commerciale nella regione. I campi circostanti vennero coltivati con cereali, vigneti e uliveti. La produzione di olio d’oliva di alta qualità divenne una delle principali attività economiche del comune.
Oggi, l’economia di Limbadi si basa ancora principalmente sull’agricoltura. La città è rinomata per la produzione di olio extravergine d’oliva di alta qualità, grazie al clima favorevole e alla presenza di oliveti secolari. Gli oliveti secolari di Limbadi producono olive di varietà pregiata, come “Ottobratica” e la “Sinopolese”. L’olio extravergine d’oliva di Limbadi è molto apprezzato per il suo sapore ricco e le sue proprietà organolettiche. Altre produzioni agricole locali includono formaggi, salumi, pasta artigianale e agrumi, tra cui arance e limoni.
La produzione di vino è un’altra attività economica importante a Limbadi. Il territorio circostante è adatto alla coltivazione di diverse varietà di uva, tra cui la popolare “Magliocco” e “Zibibbo di Limbadi“. Le cantine locali producono vini di qualità, spaziando da bianchi leggeri e fruttati a rossi strutturati e corposi.
Un’azienda famosa nella regione di Limbadi è la distilleria Caffo, che produce una varietà di liquori e distillati pregiati. La distilleria è nota per il suo “Amaro del Capo“, un amaro calabrese che utilizza una ricetta segreta di erbe e spezie locali. L’Amaro del Capo è diventato un simbolo della tradizione enogastronomica calabrese ed è apprezzato sia a livello nazionale che internazionale. La distilleria Caffo produce anche altri prodotti, tra cui il Liquorice, un liquore al liquirizia, e il limoncello di Limbadi, un liquore aromatico a base di limoni locali.
Limbadi è anche una località ricca di eventi e tradizioni. Ogni anno, il 27 luglio, la città celebra il suo patrono, San Pantaleone, con una grande processione religiosa e una festa popolare. Durante la processione, la statua di San Pantaleone viene portata in giro per le strade del paese, seguita da una folla di fedeli. È un momento di devozione e festa per la comunità limbadesi. La prima domenica di agosto si tiene una famosa sagra, chiamata “Festa del Contadino“. Durante la sagra, è possibile gustare i piatti tradizionali calabresi, ballare al ritmo della musica folk,ammirare i costumi tradizionali e degustare gratuitamente Il Vecchio Amaro del Capo.
Limbadi è anche un punto di partenza ideale per esplorare le bellezze naturali della regione circostante. A breve distanza si trovano le spiagge sabbiose della vicina Nicotera e della Costa degli Dei, famose per le acque cristalline e i panorami mozzafiato.
Tra le località balneari più vicine ci sono Tropea, Capo Vaticano e Pizzo. Le montagne dell’entroterra offrono invece numerose opportunità per escursioni e attività all’aperto. I parchi nazionali dell’Aspromonte e della Sila sono facilmente raggiungibili da Limbadi e offrono splendidi paesaggi, sentieri per trekking e possibilità di avvistare la fauna selvatica.