Santuario della Santa Croce
Il Santuario della Santa Croce sorge su un colle che si narra essere un vulcano spento si trova poco a Nord di Motta Filocastro. Intorno al 1550, secondo testimonianze, un contadino che lavorava il terreno per piantare una vigna trovò una croce di legno e dei ruderi sacri. Decise di posizionarla su un muretto e portò sua figlia paraplegica al luogo. Dopo aver toccato e baciato la croce di legno, la figlia si alzò in piedi. Questo evento miracoloso contribuì a creare la devozione verso la Santa Croce.
La facciata del Santuario è semplice, con un portale inserito in una struttura muraria leggermente sporgente.
All’interno della chiesa, sull’altare, è stato collocato un crocifisso che è stato portato a Motta Filocastro intorno alla metà del XX secolo da Madre Giovanna F.sca Ferrari, fondatrice dell’ordine francescano del Verbo Incarnato.
Il santuario possiede anche una croce d’argento risalente al XVI secolo, finemente lavorata e alta 50 cm, che è ancora molto ben conservata nonostante la sua storia. Questa croce fu donata alla chiesa dai Pignateli, una famiglia di feudatari che possedeva gran parte del Sud Italia all’epoca, in occasione del matrimonio di un figlio del duca.
Per molti anni, il valore di questa croce è stato ignorato e veniva conservata nella sacrestia. Successivamente, fu consegnata al vescovo di Mileto per un’analisi, e si scoprì che era uno dei soli tre esemplari esistenti al mondo. Da allora, la croce è stata esposta in varie città d’Europa insieme alle altre due simili che si trovano in Spagna. Motta Filocastro ha la possibilità di esporre la croce d’argento durante la festa della Santa Croce il 3 maggio.
La croce d’argento è scolpita su entrambe le facciate dal maestro di Longobucco. Su una facciata si trova al centro l’agnello, simbolo di Cristo, e alle estremità dei bracci sono rappresentati i simboli dei quattro evangelisti: in alto l’aquila, simbolo di San Giovanni, a sinistra il leone, simbolo di San Marco, alla base l’angelo, simbolo di San Matteo, e a destra il toro, simbolo di San Luca. Sull’altra facciata si nota l’assenza di Gesù crocifisso, smarrito in circostanze sconosciute. Ai lati sono rappresentati la Madonna e San Giovanni, ai piedi c’è un teschio, simbolo della morte, e in cima un angelo con le braccia protese in atto di accogliere Gesù.
Attualmente, non è noto il luogo in cui la croce è custodita.
Per oltre 80 anni, il Santuario è stato frequentato dall’Ordine delle Suore Francescane del Verbo Incarnato, fondato a Motta Filocastro da Madre Giovanna Francesca dello Spirito Santo (nota come Luisa Ferrari) nel 1930.
A partire dal 1996, è stato celebrato un triduo e qualche anno dopo è stata istituita la novena, alla quale partecipano ancora oggi le comunità circostanti, alternandosi nella celebrazione della messa. Il 31 maggio 2002, con un decreto vescovile, la chiesa della Santa Croce è stata elevata al titolo di Santuario diocesano.