Mandaradoni

Mandaradoni, situato nel comune di Limbadi, provincia di Vibo Valentia, è un paese con una storia interessante. Secondo la tradizione, fu fondato nel XVI secolo.
Secondo un’antica tradizione, la fondazione del paese viene attribuita a due fratelli siciliani, Dante e Sergio da Lentini. Fuggiti dalle loro terre d’origine a causa di azioni illegali, trovarono rifugio nei terreni dove sorge il paese odierno e si dedicarono alla vita pastorale.

Il nucleo familiare iniziale crebbe nel tempo, e nel 1622 contava già 268 abitanti. Nel corso dei secoli successivi, la popolazione continuò ad aumentare, raggiungendo picchi di circa 800 abitanti negli anni ’40 e ’50 del XX secolo. Mandaradoni era un paese prevalentemente agricolo, con una generosa disponibilità di acqua potabile che veniva fornita non solo al capoluogo, ma anche ai paesi circostanti.

Per due secoli, Mandaradoni fu sotto la giurisdizione di Motta Filocastro. Nel 1838, lo storico Francesco Adilardi, nativo di Mandaradoni, pubblicò a Napoli la sua opera principale intitolata “Memorie Storiche sullo stato fisico, morale e politico della città e del circondario di Nicotera“. Adilardi si preoccupò anche della chiesa locale, donando una pisside d’argento e ornamenti in oro e argento alla Vergine Maria e a Santa Filomena. Inoltre, abbellì l’altare e realizzò un altarino con un quadro raffigurante Sant’Antonio di Padova.

La chiesa principale di Mandaradoni è dedicata a “Santa Maria della Neve“. Purtroppo, è stata coinvolta in vari eventi negativi nel corso del tempo. L’edificio originale, costruito nel 1585, fu distrutto dal terremoto del 1783. Fu poi ricostruito grazie al finanziamento del re di Napoli, ma nel 1985 fu abbattuto per motivi di viabilità. L’attuale chiesa è un edificio di recente costruzione in cemento armato, caratterizzato da un’ampia vetrata con vetri policromi che crea effetti di colore all’interno dell’aula.

Scroll to Top